Penelope a Rasiglia
Il recupero delle tradizioni storico-culturali rappresentano un cardine tra utilità sociale e promozione dello sviluppo economico. Su queste basi, dopo una approfondita valutazione, la Soprintendenza dei beni culturali ed etnoantropologici dell’Umbria ha inserito Rasiglia e la sua “…Penelope…” nel programma degli eventi previsti nella “Settimana della cultura” che viene annualmente promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali.
Tessere insieme
Intorno ai temi del filo, dell’ordito e della trama riprende vita l’originaria tradizione della manifattura tessile del paese, vedendo all’opera gli antichi telai a mano nonché uno dei primi telai meccanici che la gelosa sensibilità dei paesani ha consentito di conservare intatti e funzionali e ne ha tramandato l’uso. Il visitatore può interagire direttamente con gli strumenti d’epoca della tessitura adoperandoli personalmente.
Racconti di vita quotidiana e di lavoro che ruotavano intorno a tale attività fanno da “trama” in un percorso che va ad intersecarsi con lo splendido “ordito” del contesto ambientale ed architettonico di Rasiglia creando un suggestivo momento rievocativo della vocazione e delle tradizioni popolari, nonché di recupero di archeologia industriale del luogo.
Evidente risulta il passaggio avvenuto nel paese dall’artigianato alle prime forme di industrializzazione di un prodotto che nasce da una capacità creativa tutta locale che ebbe anche rilevanza extra-regionale. Con ciò si percepisce come Rasiglia non sia stata semplicemente una frazione montana, ma un centro minore caratterizzato dal pluralismo delle idee e dall’espressività con un senso della comunità che scaturiva da un tessuto sociale consapevole, responsabile e proiettato verso la modernità.