Chi ha l’occasione di passeggiare per le stradine di questo piccolo borgo non può che rimanere attratto dai corsi d’acqua che caratterizzano l’abitato rendendolo unico ed affascinante.

Storie di Sorgente

La leggenda narra che anticamente la sorgente Capovena sgorgava in località Acqua Pagana, nell’alta valle del Chienti; gli abitanti, che consideravano queste acque una maledizione poiché esse fuoriuscivano senza controllo allagando i campi e impedendo così ogni tipo di coltivazione, ostruirono la sorgente con dei sacchi riempiti di lana bloccandone il flusso, così che le acque cominciarono a defluire a Rasiglia. In realtà la manifestazione sorgiva che oggi si può osservare è una falda che trova alimentazione nell’altipiano carsico di Colfiorito ed in particolare nell’altopiano di Cesi.

La sorgente che alimenta e percorre Rasiglia è quella di Capovena; si trova nella parte alta del paese, ai piedi del palazzo che i Trinci occupavano all’epoca del loro governo sul territorio folignate, e che attraversa l’abitato formando rivoli e cascatelle che si riuniscono in una grande vasca denominata “Peschiera” per poi riversarsi nel fiume Menotre.

La sorgente Alzabove è situata a circa un chilometro dal paese, ai piedi del Monte Carosale, ed è captata per uso potabile, alimentando così l’acquedotto della Valle Umbra Sud che serve i comuni di Montefalco e di Foligno, con un bacino di utenza di 66.000 abitanti. Attualmente ha una portata di circa 250 litri/secondo, con un massimo di 300 litri/secondo.

La sorgente Venarella, che alimenta l’acquedotto per il paese di Verchiano, si trova tra Rasiglia e la sorgente Alzabove, nei pressi del vecchio campo sportivo ormai in disuso. Si dice che essa abbia delle proprietà particolarmente benefiche.

Seguono le sorgenti Le Vene, nei pressi della frazione di Chieve, e la Vena Pidocchiosa, in prossimità di Le Ville o Pallailla, sulla strada venendo da Foligno; quest’ultima sgorga ai piedi di un bancone travertinoso e fuoriesce dal terreno per circa 30 centimetri.

Le Vene di Campolungo si trovano nel fosso di Volperino e in passato affiancavano il sentiero che tra i boschi unisce Rasiglia a tale centro abitato.
Il corso d’acqua che si insinua nella vallata, a monte di Rasiglia, si chiama Torrente Faovella e si origina nei pressi dell’abitato di San Paterniano. A valle, arricchito dalle sorgenti citate, esso prende il nome di fiume Menotre, originando la valle omonima.

L’acqua e il lavoro

L’abbondanza di acqua ha favorito da sempre lo sviluppo del paese. Gli abitanti hanno saputo sfruttarne la forza motrice per migliorare l’economia locale con la creazione di numerosi opifici: gualchiere, mulini a grano, lanifici e, a partire dai primi del ´900, centrali idroelettriche.
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